giovedì 31 ottobre 2019

SULLE NASCITE

Per porgere un aiuto amorevole e sapiente ad un essere che Dio chiama a nascere, occorre certo riferirsi ai fattori esperienziali collegati alla gravidanza e poi alla nascita, ma questi sono successivi:  l'individuo non è una tabula rasa.

Ha in sè, sin dal concepimento, inclinazioni e propensioni intese come coscienza raggiunta in epoche precedenti (quelle di cui parlavano gli antico egizi, ma anche gli uomini primitivi, e poi nel tempo filosofi e teologi, uno per tutti Tommaso D'Aquino), di cui devono tener conto i genitori sin dal grembo materno e poi oltre, stabilendo con il minuscolo essere un vero e proprio dialogo, fatto di pensieri ed oggi anche di visioni, al monitor del ginecologo.

Una capovolta nella pancia della mamma può essere segno di contentezza, di una nuova ritrovata affettività, riferita non solo alla madre, ma anche al padre, e questo vale per ogni figlio, anche se a volte talune riescono a concepirlo in modo stralunato.

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